Per favore, non chiamiamoli “kamikaze”, o peggio ancora “bambini/e kamikaze”, si tratta di creature innocenti che vengono mandati a morire da beceri individui in guerra tra di loro. Non c’è decisione, volontà personale, si chiama imposizione. Vengono istruiti come fossero veri e propri soldati, perdono la propria sacrosanta spensieratezza infantile (quando si tratta di bambini), oppure, trattati come macchine da guerra a cui viene messa in mano un’arma, e gli si impone di sparare. Sin da piccoli hanno osservato e partecipato alle esecuzioni, incoraggiati a credere che la vita vada via così. Vengono indottrinati quando ormai non hanno più scelta, una casa, un futuro, e quando non hanno nulla da perdere.