La “schiavitù procreativa” è una pratica che coinvolge in particolare la Nigeria, si tratta di un fenomeno redditizio a tal punto da essere in mano ad organizzazioni criminali. Operano su due filoni: da una parte spediscono all’estero ragazze nigeriane in modo da essere utilizzate illegalmente per maternità surrogate; dall’altra le costringono a gravidanze forzate dopo essere state violentate, con il proposito di alimentare un mercato di neonati messi in vendita. Il prezzo varia dai 4000 ai 10mila euro, venduti in Europa e negli Stati Uniti.
A questo orrore se ne accompagna un altro. Tanti bambini vengono venduti perché utilizzati in rituali magici, in alcune parti della Nigeria si crede che la polvere di neonato porti fortuna.