Il 15 marzo la Siria è entrata nel suo 13° anno di conflitto. La guerra in Siria ha portato a sfollamenti multipli, povertà diffusa e milioni di bambini siriani che hanno subito ripetuti shock. Come se non bastasse, i recenti terremoti del 6 e del 20 febbraio, hanno avuto ripercussioni su almeno 8,8 milioni di persone in Siria e costretto oltre 50mila bambini/e a lasciare le proprie case, peggiorando così la grave crisi umanitaria del Paese.
Secondo un’ultima rilevazione sui bisogni umanitari in Siria, più di 15 milioni di persone in tutto il Paese dipendevano già dagli aiuti umanitari per soddisfare i loro bisogni primari. Nel 2023, la Siria è il paese con una delle più grandi crisi di sfollati a livello globale e si stima che prima dei terremoti ci fossero 1,9 milioni di sfollati nelle sole aree controllate dall’opposizione nella Siria nord-occidentale, la maggior parte dei quali erano donne e bambini.
In seguito ai terremoti del 6 e del 20 febbraio interi quartieri nel nord della Siria sono inagibili e i rifugi collettivi sono più sovraffollati che mai. L’area più colpita dai terremoti, ospita alcune delle persone più vulnerabili del paese, che erano già state costrette a fuggire più volte dalle loro case a causa del conflitto e da una crisi economica opprimente.
Migliaia di famiglie in Siria vivono in insediamenti informali e tende improvvisate.